Un decretale di Federico II, datato 1231, è la più antica testimonianza dell’uso di questo documento ad Amalfi. In quell’anno, infatti, il re di Sicilia proibì al popolo amalfitano di scrivere documenti ufficiali su carta Bambacina, invitandoli a mantenere l’uso della tradizionale pergamena, che poteva essere meglio conservata ... Inizia così la storia della carta cotone tradizionale che, nel corso degli anni, ha subito poche modificazioni per arrivare ai giorni nostri come la massima espressione dell'Arte Cartaria, Infatti fu la carta usata dai più grandi artisti ed ancor oggi utilizzata. La Carta di Amalfi è ancora prodotta con gli stessi metodi di lavorazione. Questa tecnica di produzione della carta si difuse rapidamente in tutta Italia e a Fabriano nel 1264 inizano ad avviarsi aziende Cartarie arrivando all'eccellenza della ditta Magnani fondata nel 1404 le cui carte tipo Magnani Pescia furono usate anche da Leonardo Da Vinci e più recentemente da Renato Guttuso e tantissimi altri artisti. Pensiamo che l'azienda Cartaria Hahnemuhle nasce nel 1584 e la Cartiera Canson nel 1557 (350 anni dopo).
Queste carte cotone rappresentano quindi la massima qualità possibile per utilizzi artistici tradizionali ma, nell'era del digitale, esistono diverse difficoltà che andremo a valutare.
Primo, queste carte nascono per un utilizzo con inchiostri o vernici "diretti" e nei secoli sono state studiate formulazioni di inchiostri che evitassero lo spandimento, con conseguente poca nitidezza (degli scritti sopratutto) dovuti alla porosità del materiale, contemporaneamente si sono realizzati interventi sulla superficie della carta per limitare l'assorbimento di inchiostri e o vernici (collatura).
Secondariamente sono state selezionate le materie prime per arrivare ad avere alti livelli di conservabilità delle opere realizzate con questi prodotti.
tutto questo ha consentito a queste carte di arrivare ai giorni nostri per l'utilizzo in serigrafia, pitture a olio o acquerello etc etc ... praticamente senza sostanziali modificazioni.
Nella stampa fotografica, queste carte, sono state utilizzate fintanto che il supporto sensibile (emulsione sensibile) era applicabile (spalmatura) sulla carta stessa ma, con l'avvento del digitale, sono nati i primi problemi e le aziende cartarie hanno preferito creare nuovi supporti più specifici per la stampa digitale realizzando carte fotografiche anche fine art (in primis Hahnemuhle).
Le Carte fotografiche digitali, differiscono dalle carte usomano tradizionali nella composizione del supporto, trattando delle carte cotone le carte usomano sono composte da due strati, la base e la collatura; le carte digitali presentano invece diversi strati ove il primo (coating) riveste il ruolo fondamentale di limitare l'assorbimento degli inchiostri, hanno quindi una struttura a sandwich più complessa delle carte usomano. Le carte usomano, per migliorare la resistenza all'assorbimento dell'inchiostro possono essere trattate con applicazione di sostanze che le rendono patinate (sopratutto per l'uso editoriale)
Abbiamo quindi diverse tipologie di carte sia usomano che fotografiche per utilizzi diversi, le carte usomano si dividono quindi in :
Usomano e Patinate e per la materia prima in carte cotone e carte a base di cellulosa
le carte fotografiche si dividono in :
Carte Cotone, Carte Politenate, Carte Baritate che hanno in comune, tra di loro il coating.
Quali sono quindi le differenze pratiche tra le carte usomano e le carte fotografiche ?
Le carte fotografiche sono facilmente stampabili con plotter inkjet o stampanti inkjet non professionali, sono precise nella risposta colorimetrica e forniscono una riproduzione delle immagini molto precisa e costante ma, nel mondo dell'arte trovano la loro unica collocazione nella stampa di fotografie o riproduzioni fotografiche.
Le carte usomano sono prodotti pregiatissimi di alto livello che sono utilizzate in tutti i campi artistici, con tutte le diverse tecniche artistiche e sono utilizzate anche dall'editoria. Questa enorme diffusione, rispetto alle carte per stampa digitale e alla loro più facile realizzazione le porta ad avere costi più bassi e facilità di diffusione, per contro pur consentendo una discreta colorimetria sono estremamente difficili da utilizzare nella stampa inkjet.
Perchè allora si dovrebbero utilizzare le carta usomano per stampare delle fotografie ? Viste e premesse sembrerebbe un controsenso, invece le cose stanno diversamente, una stampa non'è solo una riproduzione, quanto più possibile precisa, del file che vogliamo stampare, questo è vero in diversi ambiti quali la moda, la riproduzione, le fotografie di eventi e cerimonie ma nella stampa d'arte?
E arriviamo al punto che ci interessa. Le carte usomano conferiscono alle stampe un aurea di artisticità immediatamente percepibile anche ai non esperti che le carte fotografiche digitali, anche fine art, non hanno. Questo avviente perchè proprio la loro "imperfezione" nella resa dei colori, La loro matericità (pensiamo alle carte goffrate o vergate) il calore del supporto e la sensazione tattile sono di un altro livello, restituiscono al fruitore dell'immagine stampata un senso di "pienezza" di "amalgama" che la precisione delle carte digitali, nel suo processo di perfezionamento del prodotto, stà perdendo e costringe gli stampatori moderni a interventi mirati di post produzione per mitigare questa perfetta, fredda intepretazione del mondo.
a chi si rivolgono questi prodotti ?
Sono carte per Artisti che vogliono intraprendere un percorso di ricerca e crescita professionale offrendo un prodotto finito di altissima qualità (iso 9706 qualità museale) estremamente personale, utilizzando supporti che sono stati utilizzati dai più grandi artisti del mondo che hanno scritto la storia dell'Arte essendo esse stesse (le carte) Arte.